In fatti V. S. mette loro certi sirupi in corpo, che li fan molto contorcere.
Non posso per fretta esser più lungo. Farò capitare il libro al Cl.mo Duodo(917). E con ciò le bacio le mani, pregandole compita felicità, come fa il S.r Baldino.
Di Pad.a, alli 22 Giugno 1612.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo
Paolo Gualdo.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo S.rIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
705*.
MARCO WELSER a GIOVANNI FABER in Roma.
Augusta, 22 giugno 1612.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 419, car. 189. - Autografa.
.... Il discorso del S.r Galilei sopra le macchie solari mi riuscì di tanto gusto, che lo desidero veder in luce; et se di qua havessimo commodità di stampa italiana(918), havrei tentato d'impetrar licenza dall'autore di publicario. Forse ch'egli stesso si risolverà di farlo un giorno....
706.
GALILEO [a GIULIANO DE' MEDICI in Praga].
Firenze, 23 giugno 1612.
Bibl. Palatina in Vienna. Cod. 10702, car. 78. - Autografa.
Ill.mo e Rev.mo Sig.re e Pad.n Col.mo
Con l'occasione del mandare a V. S. Ill.ma e R.ma una copia d'un mio trattato, scritto intorno alle cose che stanno su l'aqqua o che in quella si muovono, vengo a ricordargli la mia devozione e servitù, rompendo quel silentio che varii accidenti, et in particolare una mia molto lunga indisposizione, mi hanno fatto usare per molti mesi. Mi è convenuto scriver questo Discorso in lingua italiana, acciò possa esser inteso, almeno in gran parte, da tutta la città, perchè così ha portato l'occasione di certa disputa, come nel principio dell'opera intenderà, se mai haverà ozio di dargli una lettura, sì come io sommamente desidero.
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