101 [Edizione Nazionale]); sia perchè lo stile non ha sempre sapore galileiano.
Al S.r Lod.o Cigoli.
Roma.
Molt'Ill.re Sig.r P.ron mio Oss.mo
È tanto falso che la scultura sia più mirabile della pittura, per la ragione che quella abbia il rilevo e questa no, che per questa medesima ragione viene la pittura a superar di maraviglia la scultura: imperciocchè quel rilevo che si scorge nella scultura, non lo mostra come scultura, ma come pittura. Mi dichiaro. Intendesi per pittura quella facoltà che col chiaro e con lo scuro imita la natura. Ora le sculture tanto avranno rilevo, quanto saranno in una parte colorate di chiaro et in un'altra di scuro. E che ciò sia il vero, l'esperienza stessa ce lo dimostra; perchè se esporremo ad un lume una figura di rilevo, et anderemola in modo colorendo, col dar di scuro dove sia chiaro, sinchè il colore sia tutto unito, questa rimarrà in tutto priva di rilevo. Anzi quanto è da stimarsi più mirabile la pittura, se, non avendo ella rilevo alcuno, ci mostra rilevare quanto la scultura! Ma che dico io quanto la scultura? Mille volte più; atteso che non le sarà impossibile rappresentare nel medesimo piano non solo il rilevo d'una figura, che importa un braccio o due, ma ci rappresenterà la lontananza d'un paese, et una distesa di mare di molte e molte miglia. E quelli che rispondono che il tatto poi ne dimostrerebbe l'inganno, certo che e' par ch'e' parlino da persone debili; quasi che le sculture e pitture sieno fatte per toccarsi non meno che per vedersi.
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Edizione Nazionale Lod Cigoli
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