Quanto a Spontino(987), se mai io l'ho havuto in concetto di huomo di sommo ingegno et d'isquisita arte nella sua professione, creda pur V. S. Ecc.ma ch'io ho sempre maggiormente confermata et certificatomi di quest'opinione della sua persona; ma, all'incontro, tanta è la sua inimicitia col lavorare, che assolutamente il dedicarlo al servitio d'un Prencipe sarebbe un procurargli la morte, perchè huomo grande et di autorità non potrebbe tolerarlo senza venire un giorno a qualche termine, non so s'io debbo dire di crudeltà o di giustizia. Io, essendo a Palma, gli ho procurati et ottenuti benefitii importantissimi, et di più gli ho prestato per la fabrica di una casa mille ducento ducati gratis, et finalmente, tra paghe che se gli sono procurate, lavori et imprestidi di S. Marco, s'è sgravato da questo debito; oltre che la protettione mia et della mia Casa, anco in questa mia absenza, gli è stato, di continuo et importantissimo giovamento: tuttavia, in nuove mesi susseguenti al mio ritorno, da lui non ho potuto havere lavoro di un quarto d'hora, ancorchè e l'instanza dalla parte mia e le promesse dalla sua siano state continue e grandissime: onde io, mosso a sdegno contro di lui, scrissi a Palma che tutte le cose mie, che gli havevo dato per accommodare, gli fossero levate dalle mani, con una intimatione della mia total disgratia; per maggior espressione della quale scrissi all'ingegnero di quella fortezza, che subito facesse levare dalla porta della sua(988) casa la mia arma, ch'egli fece scolpire da principio che fabricò. S'interpose subito l'istesso ingegnero et altri amici communi, i quali fecero che, già 2 mesi, egli si transferisse di qua con 2 lavoranti per servirmi ad saturitatem; ma con tutto questo, in tanto tempo, non ho havuto da lui se non quattro serraturine, ed altre cosuccie di accommodamenti di poca importanza, sì che per satiare il mio desiderio non basterebbero 3 anni, se ben credo perder la patienza avanti un altro mese.
| |
Spontino Prencipe Palma S. Marco Casa Palma
|