Ringratio V. S. della cortese memoria che tiene di farmi godere cosė belli parti del suo ingegno, il quale sė come merita d'esser stimato da ogn'uno, cosė vorrei haver occasione di darle prova della stima ch'io fo d'esso et della sua persona, in occorrenze di suo servitio; come, offerendomele di cuore, le prego dal Signor ogni bene.
Di Gioiosa, li VI d'Ag.to MDCXII.
S.r Galileo Galilei.
Al piacer di V. S.
Il Car.al De Joyeuse.
Fuori: All'Ill.re Sig.orIl S.or Galileo Galilei.
Fiorenza.
740*.
FRANCESCO STELLUTI a GALILEO in Firenze.
Fabriano, 13 agosto 1612.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a XC, n.° 137. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
Scrissi un'altra mia a V. S. pių mesi sono d'Acquasparta: hora torno a salutarla, sė per rinovarmeli nella memoria et quanto per le sue virtų le debba, sė anco per l'obligo a che m'astringono le nostre Constitutioni Lincee, havendo in questi giorni havuto principio la nostra Academia(989), per il fermo stabilimento et essaltatione della quale dobbiamo pregare, per benefitio et utile commune. Io partii di Roma sono homai due mesi incirca, ma prima hebbi fortuna di vedere il suo libretto delle cose che stanno a galla nell'acqua, et quelle epistole scritte al S.r Velsero sopra le macchie solari, di che hebbi gusto particolare, per haver anco lette quelle del finto Apelle, quale mi pare che V. S. lo vada toccando con tanta destrezza che meglio non si possa desiderare. Dopo non ho di V. S. inteso altro, havendomi il Sig.r Marchese scritto poco, per essere stato pių giorni fuori di Roma.
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