Ma però non pigli pena alcuna, se prima non havea fatta la fatica et fattone parte a qualche suo amico, dal quale io potessi haverla.
Al Sig.re Galileo.
Aff.mo Ser.reGallanzone Gallanzoni.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.re P.ron mio Oss.moIl Sig.re Galileo Galilei.
Firenze.
745.
GIO. FRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 18 agosto 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 137. - Autografe le lin. 50-55 [Edizione Nazionale].
Molto Ill.re Sig.re Ecc.mo
Spontino, per confirmatione di quanto scrissi di lui a V. S. Ecc.ma(995), è finalmente partito per Palma, richiamato dal generale, havendo lasciati imperfetti li due terzi de' miei lavori: è vero che ha promesso ritornar presto, ma di questa promessa non ho fin hora trovato malevadore.
Delle sue opere non mi trovo cosa degna et estraordinaria, perchè quanto che io haveva, così delle fatture di questo huomo come di curioso, tutto ho mandato a presentare al Re di Persia, ad instanza del quale è rimasto il mio studio totalmente spogliato delle cose che io haveva più care; sì come per la stessa cagione si è risentita molto la mia borsa, havendo io speso assai centinara di ducati in diverse curiosità, per presentare il detto Re: il quale, se ben mi ha corisposo con lettere molto cortesi et honorate, non di meno (ch'io sappia) non mi ha mandato altro che un tapeto, che non paga un terzo il mio presente et delle spese che ho fatte per lui; oltre che il tapeto è ancora in Persia, et corre gran pericolo che mi sia trattenuto dal Bassà di Bagadet.
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