Questo nuovo maestro, che mi ho dissegnato, leverà a V. S. Ecc.ma il travaglio di darmi diverse instrutioni(996), sopra le quali havevo disegnato darle occuppazione; ma potrebbe essere che, all'incontro, lo studio della prospettiva mi eccitasse a dimandarle spesso la solutione di qualche dubbio. Ma come si sia, voglio et intendo che continui la obligatione reciproca di scriversi ogni settimana, perchè ogni giorno io scopro essere in questo mondo tanto grande la carestia de gli uomini, che non mi pare perduta la fatica, non dirò di scrivere, ma quasi di caminare da Venetia a Firenze, per abboccarsi con uno che meriti nome di huomo.
Scritto fin qua, ho letto otto propositioni del Porta, nelle qual se ben vi è qualche verità, tuttavia resto persuaso che vi siano ancora molte falsità, et parmi havere compreso che il suo cervello non sia molto fino: pure haverò pacienza di vedere qualche cosa più inanzi, per fare più certo giudicio sopra la scrittura et lo scrittore. Et a V. S. Ecc.ma baccio affetuosamente la mano.
In V.a, a 18 Ag.o 1612.
Di V. S. Ecc.maDesiderosiss.o di ser.la
Gio. F. Sag.
Fuori: Al molto Ill.re S.r Oss.moL'Ecc.mo S.r Galileo Galilei, Filosofo et Mathem.co di S. Alt.a
Firenze.
746.
LUCA VALERIO a GALILEO in Firenze.
Roma, 23 agosto 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 36. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
L'havere io tardato tanto a rispondere all'ultima delle passate di V. S., è stato per voler legger prima il suo Discorso(997) inviato alla S.ra Margherita, nè haverlo ancor potuto fare, havendolo ella dato a legare per mezo d'uno, che non gli è sin qui bastato l'animo di farselo rendere almen sciolto com'era; nè dice qual si sia il legatore, ma che presto lo rihaverà: forse l'haverà prestato, nè così facilmente certa sorte di libri si ricuperano.
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