Vidi un poco, così alla sfuggita, in casa sua il Sig.r Marchese(1011), che dice avere riceuto non so che scrittura fattale contro di autori o academici incogniti(1012), mandata da V. S. Non l'ò letta: ma le dico che se la vuole rispondere a tutti, ch'ella non farà mai nulla. Però il Sig.r Marchese si offeriscie a risponder lui, et di già ò visto non so che scartafascio, che dice essere in sua difesa. O bene o male che si sia, lasciate fare a loro, et voi attendete(1013), perchè vi impediranno il corso, che altro non desiderano.
Non ò visto il Padre Gambergier(1014) ne il Sig.r Luca(1015) se non così alla sfuggita, perchè sta molto lontano, et sempre impedito per vettureggiare, carico, in servitù della Sig.ra Margerita(1016), tralasciando, per quanto dice, gli studi; et così, beffeggiato da molti, si sotterra per tale umore; nè io mi sono ardito a persuaderlo più che tanto, perchè lo veggo troppo impreda a tal umore; anzi mi sfugge, perchè sempre à sotto, che io lo trovo, o carne o cose siffatte, che le porta là da questa cogliona, et si scusa mecho con dire che gli à molto obligo, perchè gli à insegniato. O pensate se lei avesse insegniato a lui, quanto e' li parrebbe d'essere in obligo di servirla.
Nuove non ò che darli, se non che io sono tutto suo al solito, et le pregho da Dio sanità e contento.
Di Roma, questo dì 31 di Agosto 1612.
Mi favorischa di un baciamani al Sig.r Filippo Salviati, et al Sig.r Iacopo Giraldi et al Sig.r Micelagniolo(1017).
Di V. S. molto Ill.reSer.re Aff.mo
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