Et con ciò gli bascio le mane, et me gli offero et riccomando.
Di Bologna, adì 27 Sette.o a.o 1612.
Di V. S. molto E.tiss.a
Aff.mo Amico e Servitor(1041)
Christophoro, Duca di Zbaras,
Cavalerizzo Magior del Renio di Polonia.
P. S.
Ò cerco a Ven.a, a Padova et qui finalmente uno di quelli occhialli della sua faticha et inventione, et non mi son possuto intopar in nisuno che vaglia. La prego che alla mia tornata mi faccia gratia di procurarmi di un che sia, al iuditio suo, buono et perfetto, che per amor suo lo tenirò a caro, come cosa della virtù sua.
Se V. S. mi potesse mandar li cristalli solo per hora; se non, alla mia venuta, la prego.
Fuori: Al'E.mo Sig.or Dottor Galileo Galilei,
Sig.or mio Oss.moFiorenza.
769*
LORENZO PIGNORIA a GALILEO in Firenze.
Padova, 28 settembre 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 156. - Autografa.
Molt'Ill.re et molt'Ecc.te S.r mio Oss.mo
Rendo molte gratie a V. S. di quanto la sua cortesia m'ha procurato costì per la memoria di que' galant'homini(1042); e starò attendendo il tutto dal M.co Sermartelli, al quale di qua s'è dato ordine particolare in questo proposito.
A commodo di V. S. attenderò pure qualche nova delle bizarrie Indiane.
Del libro del S.r Cremonino non sono stampati altro che quattro fogli, co 'l principio, il quale porta questo titolo in fronte: Caesaris Cremonini etc., Disputatio de coelo, in tres partes divisa, de natura coeli, de motu coeli, de motoribus coeli, de abstractis. Adiecta est apologia dictorum Aristotelis de Via Lactea, de facie in orbe lunae.
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