Il S.r Conte Ingolfo(1071) le fa reverenza: è uno de' pretensori della lettura che già fu sua; e quei Signori Padovani hanno un'eresia in testa, che V. S. Ecc.ma la proccuri di nuovo, e che desidera tornar a Padova. O quanto son lontani, per mio credere, dala verità! Così gl'ho detto, e credo non m'ingannare, tanto più che intendo che fa condurre a Fiorenza il suo figliuolo(1072). Finirò con farle umilissima reverenza, baciandole le mani.
Ho visto una sua lettera per occasion d'un Fidia, volsi dir Apelle, molto bella. Dicami se presto è per vedersi alle stampe cosa alcuna di suo. Perdonimi il tedio. Iddio con lei.
Di Ven.a, li 13 Ott.e 1612.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re e Comp.re Oblig.mo
Filippo Mannucci.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo S.r e P.ne Col.moIl S.r Galileo Galilei, a
Fior.za
785*.
ORSO D'ELCI a [BELISARIO VINTA in Firenze].
Madrid, 16 ottobre 1612.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4942. - Autografa.
.... Quanto all'invenzione del S.r Galilei, di poter navigare da levante a ponente(1073), già è stata proposta qua da un altro matematico Spagnuolo, et si è offerto di farne esperienza; la qual cosa finchè non resti chiarita, et disingannato il matematico et questi ministri, non si può entrare con nuove propositioni.
786.
LODOVICO CARDI DA CIGOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 19 ottobre 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 54. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio,
Sono stato dal Sig.r Marchese, il quale mi dice che aspettava lettere di V. S., et si dispera, et domani, che è sabato, ne farà cercare di nuovo a tutte le poste.
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