Son sicuro, le lettere di V. S. gli troncaranno onninamente l'applauso, e porranno un duro boccone fra' denti al Cremonino et Peripatetici. Però unitamente sollicitiamo a darli da rodere quanto prima.
La dedicatione si farà come commanda. Il nome(1083), io pensai, e lo communicai al S.r Demisiani e S.r Valerio prima che mi giongesse il novo discorso d'Apelle; ove vedendolo simile, n'hebbi non poco dispiacere, havendomelo quelli grandemente approvato. Mi nacque perciò lo scrupolo che V. S. accenna. Ma essendo sicuro che Apelle habbia tolto il suo Helioscopio(1084) dal nostro Telescopio(1085), per il libro di Lagalla(1086), gionto in quelle parti, et un altro di Girolamo Sirtori(1087), che da me qui l'intese, ambidoi registrati nel catalogo della passata fiera vernale di Francfort, mi cessa alquanto. E veramente io vorrei, per la dignità stessa e nobiltà del'opra, vi fosse altro titolo che di Lettere solamente. Potrà ella considerare, et noi anco discorreremo di qua, già che lassaremo il primo foglio al'ultimo a stamparsi, com'è solito. Invero se li S.ri Cruscanti stimassero più la lingua nostra della Latina, dalla qual deriva, mi parrebbe facessero grand'errore. La latina delle voci greche, come di gioie, sol molto bene adobbarsi. Ma che dic'io? la nostra parimente da quella piglia tutti i nomi e termini delle scienze; e se non ha preso ancora quelli ch'hora tentiamo comporre, nasce che non ha hauto l'occasione. Lodo tuttavia l'avertimento, e tanto più per il primo scrupolo, e forse non sarebbe male servirsi di nome Toscano, come Scoprimenti solari, Contemplazioni solari, o simile.
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