Sarà bene che V. S. ne avvertisca il S.or Galilei(1110), poichè io non posso far il debito....
795*.
FEDERICO CESI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 10 novembre 1612.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 172. - Autografa.
Molt'Ill.re et molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
La sua delli 4 del presente m'accresce il desiderio di veder la terza solare quanto prima, e che la vegga con l'altre il mondo a honor della verità e biasmo dell'invidi e di quelli che tiranneggiano le filosofiche scole. Hauta risposta alla mia precedente, farò por mano alla stampa, essendo ogni cosa all'ordine. Le mando le mostre(1111) delle macchie impresse, nella correttion delle quali il Greuter non m'ha sodisfatto; e con tutti i miei spessi avvertimenti, e tal volta del S.r Cigoli, non s'è potuto più: se l'occorre in essi cosa da correggerli, l'avisarà in tempo, dovendosi stampar nel'ultimo. Mi dirà anco quello ch'io debba fare in caso che non possa superar con le raggioni la volontà de' revisori circa l'incorrottibilità celeste, ch'ella dice repugnante alle Sacre Lettere, nella 2a lettera al fine, poichè sin hora, havendo approvato tutto il resto, non ci vogliono questo in modo alcuno(1112). Io m'aiutarò co' luoghi della Scrittura e col'esplicatione de' S. Padri, havendole a punto alle mani per haver ciò trattato nel mio Celispicio(1113); e mi è sola difficultà l'esser loro Peripatetici e Tomisti. S'assicuri ch'in tutte le cose dette in questa e nel'altre io non havrò sodisfattione, se non so la volontà sua in tutti i particolari.
| |
Galilei Firenze Greuter Cigoli Sacre Lettere Scrittura S. Padri Celispicio Peripatetici Tomisti
|