Pagina (541/834)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si è sparsa fama ancora che V. S. Ecc.ma, provando costì l'aria et alcun'altra cosa contraria, si ridurrebbe da nuovo in Padova; et io, per ogni buon rispetto, mi son in molti luoghi affatticato di persuadere diversi che questo sarebbe il meglio che potesse occorrere per honorevolezza dello Studio: ma certo che, sì come io trovo compagni in lodarla e stimarla, così in questo particolare della sua ricondotta non è possibile credere il disgusto che gli huomini dimostrano per la sua partenza, et molto più ancora per la maniera che viene detto essere stata tenuta nel partirsi(1167). Io nondimeno, che misuro le cose col mio desiderio, mi vado nutrendo una credenza che possi essere vera la divulgatione, et che anco si possi rimettere questo mal animo che hanno diversi contra di lei.
      Mi piace che ella habbia ricevuto il libro del Cheplero(1168), et mi sarà caro intendere le oppositioni ch'ella fa alla sua oppinione. Il Cremonino non ha fornito di stampare: nè mancarò a suo tempo mandar a V. S. Ecc.ma uno de' suoi libri.
      Io, che bevo per l'ordinario il più tristo vino che sia in casa, sono divenuto studioso di raccoglierne et servarne di molte et delle miglior sorti per farne parte agli amici; et perchè mi resta una confusa memoria del gusto del nero di sopra di costà, havrei gran piacere poterne assagiare un sol fiasco: e questo mio desiderio lo comunicai a V. S. Ecc.ma sopra un cerchielo che fraposi nelli vetri che le mandai; ma mi sono accorto che, mentre ella è stata intenta a riguardare gli occhiali, le spetie che partivano dal circoletto non hanno havuto audienza da lei: però ho voluto repplicargliele.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





Padova Studio Cheplero Cremonino