Sto con disiderio aspettando le sue nove osservationi; et per fine gli bacio la mano.
Di Venetia, 4 Genaro 1613.
Di V. S. Ecc.maS.r Galilei.
Tutto suoG. F. Sag.
Fuori: Al molto Ill.re S.r Hon.moL'Ecc.mo S.r Galileo Galilei.
Firenze.
827.
GALILEO a FEDERICO CESI [in Roma].
Le Selve, 6 gennaio 1613.
Riproduciamo questa lettera dalle Lettere memorabili ecc. (citate nell'informazione premessa al n.° 675), pag. 20-23, dove vide per la prima volta la luce. Una copia di mano del sec. XIX, e derivata probabilmente dall'edizione stessa del BULIFON, è nella Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., Par. VI, T. VI, car. 22-23.
Ho, con la cortesissima sua lettera, ricevuto il quarto foglio, e notate quelle poche scorrettioncelle che sono fuggite dalla diligente cura dello stampatore, il quale è veramente un Tullio, rispetto a questi di qui o di Venetia: li manderò(1200) poi tutti per farne il suo indice in fine. Continuo intanto i calcoli delle costitutioni future(1201), i quali mi tengono occupatissimo, e penserò(1202) di estendergli sino a due mesi, cioè fargli per Febraio e Marzo(1203), perchè avanti che sia finita la stampa, e che siano poi mandati et arrivati dove bisogna, non vorrei che fosse passato il tempo del potergli rincontrare; se bene, quando publicherò le tavole e 'l loro uso, ciascheduno potrà rincontrargli, calcolandogli per l'addietro. La dichiaratione appartenente a queste costitutioni, penso farla latina, e separata dalle lettere, sichè anche sola si possa speditamente mandare in luoghi remoti.
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