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      45(1234) cancellinsi(1235) le parole: io non solo lo stimo tale per sino a in questo luogo, dicendo che; et in vece loro scrivasi: intendendo però per habitatori gli animali nostrali et sopra tutto gli huomini, io non solo concorro con Apelle in reputarlo tale, ma credo di poterlo con ragioni necessarie dimostrare. Se poi si possa probabilmente stimare, nella luna o in altro pianeta essere viventi e vegetabili diversi non solo da i terrestri, ma lontanissimi da ogni nostra imaginatione, io per me nè lo affermerò(1236) nè lo negherò(1237), ma lascierò(1238) che più di me sapienti determinino sopra ciò, et seguiterò(1239) le loro determinatoni; sicuro che sieno per esser meglio fondate della ragione addotta da Apelle in questo luogo, cioè che sarebbe assurdo etc.
      Favoriscami V. E. di render gratie infinite al Signor Luca per gli avertimenti, che sono testimonii di vera amicitia et affetto puro.
      Il Sig. Demissiani(1240) fu qui per poche hore, ma, con disgusto particolare del Sig. Salviati e mio, non volse passare altramente a Livorno, per dove il Signor Salviati gli haveva apparecchiata una delle sue carrozze(1241) per condurlo e ricondurlo.
      Io resto con infinito obligo a V. E. della gratia procuratami presso cotesto orator Cesareo(1242). Dispiacemi di non haver cristalli che vagliano per un telescopio degno di tanto Signore: dovendo io ritornar fra pochi giorni a Firenze per l'occasione del ritorno del G. D., tenterò se potrò farne un paro sopra la mediocrità, se bene ci è grandissima difficultà in trovar cristallo puro: se mi succederà di potergli fare, l'invierò(1243) a V. E. Intanto favoriscami di baciar la veste in nome mio ad un tanto Prelato, offerendomegli servitore devotissimo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XI. Carteggio 1611-1613
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 834

   





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