Giudico che sia bene, e forse necessario, che V. S. invii la terza lettera manuscritta al S.r Velseri, acciò non v'entrasse ombra che a qualche fine si sia voluto non la veda se non stampata; e così mandandola molto prima, con anteriorità che siano per pervenirli i libri stampati, sarà bastanza, scusandosi la fretta d'haver dato il primo essemplar alla stampa che allhora correva. Havendo dimandato qua che con alcuni Germani, che partivano, se le mandassero i fogli(1292), se le sono date tre copie delli primi sei, cioè le 2 prime lettere.
846*.
FRANCESCO STELLUTI a FEDERICO CESI in Roma:
Fabriano, 16 febbraio 1613.
Riproduciamo questo capitolo di lettera dalle pag. 52-53 della raccolta citata nell'informazione premesia al n.° 675.
Con l'ordinario passato gli mandai un madrigale fatto per le Lettere del Signor Galileo in proposito delle macchie solari; et già che V. E. mi dice che se non viene con quest'ordinario non sarà più a tempo, perciò di nuovo glie lo replico con questo, caso che fosse l'altro andato a male:
Nessun ciò che non ha può dare altrui:
Fu pria detto verace,
Ma si rende hoggi al tuo valor mendace.
Poichè qual luce haver può macchia et ombra,
Se ogni chiarezza adombra?
E pur dan l'ombre e dan le macchie in tantoUna perpetua luce al tuo gran vanto.
E se bene in queste Lettere non trattasse d'ombre, n'ha però trattato nell'altro libro, parlando dell'ombre della luna. E giachè non vi è luogo nè tempo per maggior compositione, si servirà di questa(1293).....
847*
MARCO WELSER a GIOVANNI FABER in Roma.
| |
Velseri Germani Roma Lettere Signor Galileo Lettere Roma
|