Si contenti dunque che si stampi, perchè tutti lo desideriamo, e per molte ragioni la reputiamo necessaria; lei non se l'è procacciata, et è fuori della patria, et è in Roma, dove più li cocerà di ogni altro luogo. Lasciatevi svoltare, date il placet et presto, perchè fugge il tempo. Non dite di no im modo alcuno, perchè dispiacerà a tutti noi. Et con questo le prego da Dio ogni felicità e contento.
Di Roma, questo dì 24 di Febraio 1613.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
M'ero scordato dire che qua ci era aviso che a Padova uno aveva trovato uno strumento che muntiplicava l'udito grandemente(1299).
Aff.mo Ser.reLodovico Cigoli.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r et P.ron mioIl Sig.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
850**.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO [alle Selve].
Firenze, 26 febbraio 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 74. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.r mio,
Ho sodisfatto a quanto V. S. m'ha comandato nella sua intorno al piego da mandarsi in Roma, quale andarà hoggi per una stafetta di Milano, e fatta l'inclusa copia della poscritta(1300); nella quale se ci fossero errori di chi l'ha copiata, ho giudicato che poco importino, dovendo venir nelle mani solo di V. S. Nel resto li do nova come Gio. Batta ha principiato a leggere al Canonico Bonsi(1301), ed è in speranza che habbia a riuscire di quelli buoni buoni, poichè non solo intende felicemente, ma mostra havervi singolar delettazione, e fa non mediocre fatica; a tal che il buon seme della vera maniera di sapere di V. S., ancorchè molto ne vadia a male, e magnato da colombi, e soffocato da spini, e gettato sopra pietre, spero però che quello che cascarà nelle fecondissime terre delli intelletti di questi Signori, rendendo centuplicato frutto, habbia a compensare a quel poco di disgusto che si sente per la perdita di quell'altro.
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Roma Dio Roma Febraio Padova Cigoli Galileo Galilei Selve Roma Milano S. Nel Canonico Bonsi
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