Io séguito la lezione d'Euclide, e questi signori Inglesi, quali fanno riverenza a V. S. ed al S. F.(1302), hanno fermata la casa per tre altri mesi, per poter meglio attendere a questa lezione. Lunedì che viene, disegno, già che la Corte sarà passata, di venire a servirla: tra tanto mi conservi nella sua buona grazia e del S.r Fil. E li b. 1. m.
Di Badia, il 26 di Feb.o 613.
Di V. S. molto Ill.reOblig.mo Ser.re e Discepolo
D. Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei(1303).
851*.
MARCO WELSER a FILIPPO SALVIATI in Firenze.
Augusta, 27 febbraio 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 48. - Autografa. A car. 49t. accanto all'indirizzo, si legge, di mano di GALILEO: S. Velsero.
.... Al S.or Galilei mille bacciamani. Il mio amico(1304) presume d'haver osservato, oltre le macchie, un'altra novità nel sole(1305), dico novità quanto a noi, et non quanto alla cosa in sè; ma non si risolve di palesarla ancora.....
852*.
FEDERICO CESI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 2 marzo 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 34-35. - Autografa.
Molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
Haverà V. S. inteso per l'altre mie le qualità del Prencipe di Bamberga(1306), fra le quali la benignità verso le lettere e letterati, il potere ch'egli ha e nel suo e appresso tutti gl'altri Prencipi di Germania e lo stesso Cesare, e principalmente la gran virtù e bontà sua, mi son parse degne di grandissima consideratione; e l'ho perciò desiderato e hauto per mio signore particolare e di tutti i Lincei, de' quali, per porgerli qualche segno di devotione, le ho fatto, a nome di tutto il consesso, porger una dozzina di volumi, composti da' nostri prima o dopo la Lince, e nel primo luogo quelli di V. S.: dico, quello che hora appunto s'è compito, e l'altro delle cose che stanno su l'acqua.
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