Parte il P.e di Bamberga di qua lunedì, o al più longo giovedì, se bene si tien più sicuro il primo. Verrà a Fiorenza: ho preso ardire d'offerirgli che V. S. le mostrarà i spettacoli celesti: credo senz'altro lo desiderarà: però mi facci gratia farseli conoscere, offerirsele e mostrarli, e potrà dirle che ha saputo da me la sua benignità e da gl'altri Lincei, quali le son tanto servitori etc. Le dissi anco che V. S. haverebbe procurato di provederle di buon telescopio, come mi scrisse(1310), ma che, per esser artifizio difficilissimo, vi voleva tempo; mostrò grandissimo contento e la ringratiò molto. Se il S.r Salviati si compiacerà di visitarlo, son sicuro n'haverà particolar sodisfattione: e mi credano che qui ciascheduno de' Principi e Cardinali e S. S.tà istessa hanno fatto a gara d'accarezzarlo. Ha vedute le cose d'Appelle lui et alcuni de' suoi, onde è stato benissimo vedano hora il libro di V. S. De' Lincei haveva, anco venendo, honoratissimo concetto, per cagione del S.r Velsero; hora, dall'opre viste, tanto più. Per dilettarsi de' semplici particolarmente, le habbiamo anco dato un libretto di figure, al numero d'80, delle più belle delle piante Indiane(1311), e n'includo l'iscritioncella e versi(1312) in fretta postivi. Vede ch'io ho scritto in fretta; però mi resterò, baciandole le mani e aspettando risposta.
     
      Di Roma, li 2 di Marzo 1613.
      Di V. S. molt'Ill.re et molto Ecc.teAff.mo per ser.la sempre
      F. C. L. P.
     
      Nel'epistola dedicatoria ancora potrà mutare quanto li pare.
     
     
     
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