Ciampoli, che ella tal volta interpone tra i suoi più gravi studii l'alzare gl'occhi a queste novità celesti. Io resterò sommamente favorito che ella degni questo piccol segno del molto che io devo alla sua bontà, che tanto mi favorì appresso questi Ser.mi Principi quando ultimamente passò di qua; di che io gli vivo con perpetuo obbligo, e desiderosissimo di servire V. S. Ill.ma Alla quale per fine bacio reverentemente la veste, e dal S.r Iddio le prego il colmo di felicità.
Di Firenze, li 27 di Aprile 1613.
Di V. S. Ill.ma et Rev.maDevotiss.mo et Obbligat.mo Ser.re
Galileo Galilei.
867*.
GIO. ANTONIO MAGINI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 30 aprile 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 46. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.or mio Oss.mo
Se bene dall'Ill.mo S.or Marchese Cesis fu dato uno di questi libri di V. S. a libraro Tamburino(1333), che me lo portasse in nome di quello, m'è però stato gratissimo questo che lei s'è compiacciuta di mandarmi, et per venire dalle sue mani, che per ciò mostra di tenir conto di me, et per haverlo havuto molto prima di quell'altro, che non è ancora arrivato a Bologna per i cattivi tempi; onde per così segnalato favore le rendo molte gratie, confessandomele obligatissimo et desiderosissimo di corrisponderle di gratitudine in ogni miglior modo ch'io potrò. L'ho havuto a punto questa mattina dal libraro che me l'ha legato, et lo leggerò con molt'avidità per la curiosità ch'apportano questi nuovi scoprimenti celesti, che porgono(1334) grandissimo lume all'astronomia et alla filosofia.
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