Hora mi sono sopravenuti i suoi messi: però faccio fine, et le baccio affettuosissimamente la mano.
In Venetia, al primo Maggio 1613.
Di V. S. Ecc.maAff.mo Servitore
G. F. Sagredo.
Fuori: Al molto Illustre et Ecc.mo S.r Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
869**.
LORENZO PIGNORIA a GALILEO in Firenze.
Padova, 2 maggio 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 81. - Autografa.
Molt'Ill.re et molt'Ecc.te S.r mio Oss.mo
Io stimo che le due scatole di semi(1339), inviate a V. S., saranno venute a buon ricapito, tuttochè io non n'habbia veduta mai accusata la ricevuta.
Mons.r Arciprete(1340) la prega a procurare che la inclusa vada a suo viaggio. Io ho ricevuto la Istoria intorno le macchie solari, et ne rendo affettuosissime gratie a V. S.; et l'accerto che sarà letta da me con gusto grande. In somma haverà in questi mirabili scoprimenti la nostra età, che contraporre alle più pellegrine inventioni degli andati secoli. Così di prima vista ho scoperto che 'l S.r Velsero è stato lo stuzzicatore di queste gentilezze publicatesi, et ne ho sentito contento. O che homo degno d'immortalità! Bacio le mani a V. S. con tutto 'l cuore, et le desidero ogni contentezza.
Di Pad.a, il dì 2 Maggio 1613.
Di V. S. molt'Ill.re et molt'Ecc.te
Mi scordavo dire che Mons.r Arciprete le rende gratie del favore ricevuto.
Ser.re Aff.moLorenzo Pignoria.
Fuori: Al molt'Ill.re et molt'Ecc.te S.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei, a
Fiorenza.
vedi figura luna3.gif.
LODOVICO CARDI DA CIGOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 3 maggio 1613.
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