Scusi V. S., di gratia, la lunghezza, e l'attribuisca al desiderio che ho d'apprendere; e viva così certa del mio affetto et osservanza verso di lei, com'io fo della sua cortesia e del suo valore. E prego il Signor Iddio che per publico beneficio le aumenti i gran doni che le ha conceduti; e le bacio di cuore le mani.
Di Roma, li 13 di Luglio 1613.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galilei.
Aff.mo Se.reG. Batta Agucchia.
901*.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 13 luglio 1613.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 42. - Autografa.
Molto Illustre Sig.re Ecc.mo
Di tre lettere che V. S. Ecc.ma dubbitava che fossero perdute, ne è smarita veramente una sola, et è quella scritta in proposito de' soggetti per la lettura di Mathematica, onde se ella mi volesse favorire della replicata, riceverei singolar gusto. In queste medesime mi imagino che m'avisasse della riceuta et riuscita dell'ultima mapa, et dell'aviso del pagamento fatto da me al Baci ben molti giorni et settimane doppo l'ordine suo, ma però subito ricevute le sue mandatemi per via del Padre di S. Giorgio(1415), perchè se havesse scritto il medesimo in altre, convengono essere certamente perdute.
Se verrà il vino, lo goderò per amor suo, et rimanderò le zucche ripiene di quel miglior che haverò, sichè in tutto non sia gettata la spesa della condotta. La curiosità, più che la gola, mi fa desiderare di gustare anco gli altri, conforme alla qualità de' tempi; perciò ho menata partita a debbito di V. S. Ecc.ma a mese per mese.
| |
Signor Iddio Roma Luglio Galilei Batta Agucchia Firenze Modena Campori Illustre Sig Mathematica Baci Padre S. Giorgio
|