Et perchè mi trasporta un poco la curiosità, desiderarei, se vi fosse in Firenze qualche astrologo eminente, mandarei (sic) di qua la natività di alcuno, che vi facesse sopra il suo discorso, et di là mi si mandasse il carattere di alcun altro, chè qui dall'Aldorisio vi farrei scrivere; chè forse così si potrebbe giudicare come convenisse questa nova scienza con l'astrologia.
Mi perdoni dell'ingombro che le do, desiderando all'incontro si vaglia di me con ogni segurtà; et per fine a V. S. bascio le mani, pregandole da Nostro Signore felicità et contento.
Di Roma, li 24 Agosto 1613.
Di V. S. molto Ill.re
Se altra esperienza(1460) megliore che il far l'astrologo due natività, e dallo scritto dell'istessi due (con il carattere) si facesse il giuditio qui dal S.r Aldorisio, mi facci piacere avisarmene, chè non posso negare non mi apporti amiratione e curiosità di vedere a che arivi all'astrologia. Et a V. S. bacio le mani.
Aff.mo per ser.laFranc.o Or.o
Giudica il temperamento del corpo sanguigno: habbia l'occhio più presto cavato in dentro, la fronte grande, il color della carne biondo scuro, di pelo castagnaccio lucido, di statura conveniente, più presto alta.
De l'animo, sii persona nell'attioni violento.
Fuori: Al molto Ill. Sig.reIl S.or Galileo Galilei.
Firenze.
917*.
FEDERICO CESI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 30 agosto 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 104. - Autografa.
Molto Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
Sono alcuni ordinarii che non tengo nuova di V. S.; onde vado dubitando che non tutte le mie gli siano capitate, e sto bramando aviso della sua sanità. L'invio incluse le lettere che nella rimembratione de l'institution del nostro consesso scrivono a V. S. li S.ri Colonna, Stelliola et Valerio(1461), et anco quelle che scrivono al S.r Salviati.
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