Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 97-98. - Autografa. A car. 98t., accanto all'indirizzo, si legge, di mano di GALILEO: S. Fabio Colonna, con osserv.ni delle macchie.
Molt'Ill.e Sig.r mio Oss.mo
All'offerta da V. S. per la sua fattami, non solo ho renderle gratie, per esser cosa da me desideratissima, ma con questa ancora pregarla con molto affetto che me ne favorisca con sua comodità, poichè non solo me serviranno li suoi cristalli per l'uso di vedere, ma anco per norma, già che, havendo un pezzo questa estate sofisticato in osservar la causa de tale effetto de' vetri, me sono posto a farne da me, et questo Agosto ne ho fatto uno, con che già veggo Saturno con le stelle, come V. S. descrive et depinge, le quali me pareno assai minori di quello che stanno disegnate: credo ben che V. S. l'ha fatto quel segno, per solamente dar ad intendere come siano orbi congionti, et non per proponerne alcuna proportione. Io le veggo, le stelle, distinte di globo, over meglio di circonferenza, ma non tanto chiare quanto il corpo di mezzo: non so se sia difetto delli cristalli, o pure sia la minor quantità della luce et grandezza minore che ne sia cagione. Ritrovo che il convesso di maggior circonferenza è quel che fa maggiore effetto et migliore, per far le cose obiette maggiori, et che con poco concavo se vegano chiare; et, per contrario, li concavi di minor circolo, ancorchè faccino assai grandi le cose obiette, per causa della disgregatione le fanno adombrate, che poco vagliono, ancor che sia l'istesso sole l'obietto: et però ho fatto un convesso de diametro de palmi cinque et mezzo in circa, che m'ha dato una canna de quattro palmi et mezzo, che forma il sesto della veduta lontana con un concavo di diametro di tre once fatto.
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S. Fabio Colonna Agosto Saturno
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