Nella luna ho osservato et disegnato le escrescenze, che appariscono più luminose et prolongate, nel crescere che fa, delle eminenze del suo globo, non tanto ben dipinte dal lettor Romano(1484); et hoggi, che poco ci vuol alla quintadecima, ancor se ne veggono nella parte orientale, dove manca il cerchio. Se della luna se potesse haver l'imagine come del sole, distinta con quelle macchie, se dipingeria assai meglio; ma con li telescopii migliori se veggono tante minutie, che mi diffido esprimerle così bene.
Son stato lungo soverchio, et la causa è di haver gusto trattar con lei, che non m'è lecito di presenza, come haveria carissimo, per imparare; però me perdonarà. Et con ciò finendo, resto basciando a V. S. le mani, et pregandola me tenghi per suo affettionato: et Nostro Signor le doni salute et quella felicità che desia.
Di Napoli, li 25 de Settembre 1613.
Di V. S. molt'Ill.e
Quando me farà la gratia delli cristalli, li facci rinchiudere in una scatoletta sigillata ben conditionata, ne fiat in itinere fraus.
Aff.mo Ser.reFabio Colonna Linceo.
La luna have nella parte orientale una eminenza come un disco piccolo, che questa sera di nuovo ho osservato, più lucida de tutti li altri sparsi nella parte occidentale, che sta più opposta alla luce del sole; che se ciò procede dalla eminenza, sarà maggior de tutti stanno vicino la circonferenza in obliquo: che sarebbe da dir che sia alta più del semidiametro del globo.
Fuori: Al molt'Ill.e Sig.r mioIl Sig.r Galileo Galilei Linceo,
Filosofo et Matematico del Seren.mo Sig.r Gran Duca di Toscana.
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