Il S.r Galileo Galilei.
con un rotolo di carte et due vetri tra due tavolette. Firenze.
929*.
FABIO COLONNA a GALILEO in Firenze.
Napoli, 30 settembre 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 99. Le figure sono nei Mss. Gal., P. III, T. X, car. 78-102. - Autografa.
Molt'Ill.e et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
Con un'altra(1488) ho risposto alla cortesissima di V. S., ringratiandola della bona voluntà che dimostra verso di me. Per dimostrar che habbi cominciato ad haver gusto delle osservationi celesti, ancor che con cattivo instrumento, massime di Agosto, habbi osservato le macchie solari, et con poca prattica a saperle segnare, pure vedrà qualche vestigio di buona intentione, che possa con il tempo migliorare; et già ho pensato un modo che, essendo solo, se possa movere il telescopio et carta al moto del sole et tempo, acciò non habbi altro che far che segnar le macchie perfettamente, chè hora ha bisognato in più volte rimettere a sesto l'instrumento et la carta: et se ci è difetto, è causa la soprascritta occasione, et il tremar la mano nell'istesso segnare. Ancora potrà essere che manchi alcuna delle piccole macchie, che forsi non ho vedute per difetto sì di diligenza, come di instrumento: chè hora me sono aveduto di rivederle con allontanar poi la carta, et veder se ve ne paia alcuna altra; chè le piccole et inordinate, così sono accorto se veggano; et per l'avenire, mentre potrò, farò meglio, tanto più havendo da lei qualche disciplina, della quale ne la prego sommamente. Con ciò facendole riverenza, come al Signor Salviati prego V. S. da mia parte la facci, le bascio le mani, et prego Nostro Signor la feliciti et(1489) conservi lungamente.
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