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933.
SCIPIONE CHIARAMONTI a GALILEO in Firenze.
Cesena, 6 ottobre 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 103. - Autografa.
Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
La virtù di V. S. non è di sorte, che chi l'ha una volta conosciuta se la possa dimenticare; nè ella, con l'avanzarsi tuttavia nel camino della gloria, permette la dimenticanza di sè, anzi si rende, a chi non l'ha mai di presenza conosciuta, nota e celebre. Io, all'incontro, debbo a gran mia ventura riputare, ch'ella con tanta tenacità abbia ricevuta, e con tanto amore ritenga, la memoria mia; nè contenta di tanto favore, s'è compiacciuta procurarmi l'honore del commandamento di S. A. Ser.ma, honore tale et a me di tanto gusto, che non posso esprimerlo. Sarà sua parte, se m'ha procurato il saggio di tanto piacere, operare che ne sia fatto qualch'altra volta degno.
Io intanto subito fui a trovare il S.r Pandolfo Spranio(1497) per vedere lo stromento, quale non mi sovveniva mai haver veduto, come veramente non ho; et intesi, l'autore, ch'hora si trova in Ferrara, haver seco portato quella parte che serve d'anima per l'uso, e però non potersi considerare. Così me ne sono restato. Credo ch'egli scriverà all'autore, che se ne venga da lei; il che se farà, verrà a parangone da discernere l'oro vero dall'apparente. Se anco mi sarà fatta parte qui dello stromento, lo vedrò, e scriverò sinceramente il parer mio. Le baccio per fine le mani.
Di Cesena, il dì 6 Ottobre 1613.
Di V. S. molto Ill.re
Conosco quanto honore faccia un Prencipe grande commandando a privata persona; però, come n'ho io sentimento grandissimo, così incarico all'amore e gentilezza di V. S. il farne quelle dimostrationi ch'ella giudicherà convenienti e ch'io per me non ardisco fare, facendo piena dedicatione della persona mia in tutto quello che vaglio.
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