La mia scola è la più favorita di questo Studio; séguita, e va crescendo. Nel resto sto bene, e m'affatico di cuore. Di novo non ho altro per hora. Io li sono quell'obligato servitore che sa, e li ricordo spesso che quel che io sono, dopo Dio lo riconosco da lei; e li bacio le mani, facendo riverenza a cotesti Signori e Padroni miei, e nominatim al mio Sig.r Niccolò Arrighetti.
Pisa, il 4 di Xmbre 1613.
Di V. S. molto Ill.re ed Ecc.maSer.re [e Dis.]lo [... ]
D. Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, Filosofo e Mat.co p.o di S. A.
Firenze.
953*.
FABIO COLONNA a GALILEO in Firenze.
Napoli, 6 dicembre 1613.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 109. - Autografa.
Molt'Ill.e Sig.r P.ne Oss.mo
Carissima è stata a me la lettera di V. S., con la quale non solo me dimostra con le parole la sua benevolenza, ma ancora con l'opre, havendo con ella ricevuti li cristalli per il telescopio; il qual per hora non havendolo a mio modo possuto ben aggiustare, per molti guai che ho havuto, ho solamente veduto che avanza li miei di lucidezza, che fa le cose apparir molto più chiare, cagione della gran portione del convesso et poco concavo del vetro dell'occhio: chè nelli miei più piccoli, per haverli dato concavo più profondo et piccolo, aguagliano la grandezza della cosa veduta, ma non così lucida. Starò aggiustandolo, che non faccia splendore intorno alle stelle; perchè havendoci voluto veder Saturno et Venere, per la lucidezza et splendore non fa parer esattamente le lor circonferenze, che con il mio, che non fa così chiaro, se vedeno benissimo.
| |
Studio Dio Padroni Niccolò Arrighetti Xmbre Dis Benedetto Castelli Galileo Galilei Filosofo Mat Firenze Saturno Venere
|