Me rincresce che lei patisca male, che l'impedisca li suoi gusti et studii. Spero a N. S. che sarà cosa di presta salute; et intanto, ringratiando V. S. dell'affetto et del dono a me carissimo, che non potrò mai darnele contracambio, la prego a comandarmi alla libera et tenermi per suo affetionatissimo et obligatissimo alla sua cortesia: et con ciò finendo, resto pregando N. S. le doni presta salute et compita, acciò possi illustrar questo nostro secolo con le sue opere, come già(1548) ha cominciato. Et le basio le mani.
Di Napoli, li 6 de Xmbre 1613.
Di V. S. molt'Ill.eAff.mo Ser.re
Fabio Colonna Linceo.
Fuori: Al molt'Ill.e Sig.r mioIl Sig.r Galileo Galilei Linceo.
Firenze.
954*.
GIO. ANTONIO MAGINI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 7 dicembre 1613.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXIX, n.° 49. - Autografa.
Molto Illustre et Ecc. mo S.r mio Oss.mo
Havend'io stampato un supplemento delle mie Efemeridi et tavole dei secondi mobili, nel quale sono le tavole dei luminari et di Marte secondo il calcolo Tichonico(1549), ne ho voluto far parte a V. S. d'un essemplare, consignandolo al Mag.co Cattalano Morbiolo, che l'inviarà ai suoi rispondenti costì, da' quali potrà ricuperarlo. Ho volontieri data fuori al presente questa fatica, perchè sia un stimolo al S.or Keplero di dar fuori i moti Tichonici corretti o almeno qualch'anno di efemeridi, et siamo stati in cianciume per farle di compagnia col detto; ma alla fine, havend'egli un fine troppo congenito con interesse di guadagno, non habbiamo potuto attaccarsi.
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