(1166) GIOVANNI CAMILLO GLORIOSI.
(1167) L'Archivio di Stato in Venezia non conserva alcuna traccia di rinunzia che GALILEO, eletto a vita alla lettura di Padova, abbia presentato prima della sua partenza per Firenze; come apparisce che avrebbe dovuto.
(1168) Intendi la Dioptrice.
(1169) Cfr. n.° 687.
(1170) Cfr. n.° 804.
(1171) PAOLO SARPI, AGOSTINO DA MULA e SEBASTIANO VENIER.
(1172) costerano d.ti 8 almeno d.ti 8 - [CORREZIONE]
(1173) Cfr. n.° 649.
(1174) Cfr. Vol. V, pag. 227, lin. 7-13 [Edizione Nazionale] nel testo e nelle varianti.
(1175) Cfr. n.° 804.
(1176) Cfr. n.° 792.
(1177) Cfr. Vol. V, pag. 13 [Edizione Nazionale].
(1178) ANGELO DE FILIIS
(1179) Cfr. n.° 808. A queste "due lettere", da aggiungersi in fine dell'Istoria e Dimostrazioni intorno alle macchie solari ecc., è relativo il seguente abbozzo della prefazione che il tipografo avrebbe ad esse premessa, e che si legge, autografo di FEDERICO CESI, sul tergo d'un cartellino incollato alla car. 97t. del cod. Volpicelliano A, posseduto dalla Biblioteca della R. Accademia dei Lincei:
Typographus lectori S.
Paginis hisce vacantibus, haec exemplaria, quae nactus sum, duarum epistolarum exponere [exponere è cancellato, e corretto in in medium afferre] libuit, quod [quod è corretto in cum] a doctissimis eae mathematicis uranoptae Galilaeo scriptae sint, et de novis caelestibus phaenomenis perquam eleganter agant [agant è corretto in tractent]. Fruere tu magis magisque sydereis rebus et divini admirabilitate [admirabilitate è corretto in miraculis] opificii.
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