Di Pad.a, li 17 Gena.o 1614.
Di V. S. molto I. et Ecc.maAff.mo
Silvestro Landini.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo mio S.re Col.oIl S.re Galileo Galilei, Matem.co di S. A. S.ma
Fiorenza.
967.
FEDERICO CESI a GALILEO [in Firenze].
Roma, 18 gennaio 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 114. - Autografa.
Molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
Ho inteso con sodisfazion particolare quello m'accenna nella sua gratissima del soggetto in Genova(8), quale sono molti mesi che sentii lodare, e vi feci qualche riflessione. Favorisca hora V. S. che il S.r Salviati intenda il pensiero e ci dia ragguaglio pienamente delle qualitadi, tentandone destramente l'animo d'esso, chè subito lo proporrò a SS.ri compagni, assicurandomi siano per riceverne tutti contento.
Tengo un trattatello del S.r Lagalla sopra il celeste e notturno rossore che fu veduto in Roma et altri luoghi il mese di Novembre passato; quale, a richiesta del'istesso, l'inviarò per il seguente procaccio con la sua lettera(9). Io ho osservato l'istesso spettacolo e questa et altre volte, et in particolare la notte precedente, nè posso sentire con il detto; quale credo desideri V. S. veda la sua scrittura, perchè veda che comincia a licentiarsi dal Peripato, avvedendosi che quei gran fogaracci eterei sono ridicoli totalmente. È cosa di gusto sentir come gli altri fedeli Peripatetici lo chiamino heretico nella filosofia. V. S. mi commandi, ricordandosi che son prontissimo et obligatissimo a servirla. E le bacio le mani, pregandole da N. S. Iddio ogni contento.
| |
Pad Gena Ecc Landini Ill Ecc Galileo Galilei Matem Firenze Ill Ecc Sig Oss Genova Salviati Lagalla Roma Novembre Peripato Peripatetici S. Iddio
|