Ser.tor Aff.moGiob.a Baliano.
974**.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Pisa, 5 febbraio 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 137. - Autografa.
Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.r mio,
Il Sig.r Cav.r Aquilani(34) bacia le mani a V. S. Ecc.ma; anzi voleva scrivergli, ma io, perchè sapeva che non voleva scrivere altro che compimenti, l'ho impedito, con dirgli che non occorrono questi termini con V. S.: e questo l'ho fatto per difendere le sue reni dal scrivere la risposta. Questo Signore séguita di amarmi ed honorarmi con ogni affetto.
Ho scritto al Sig.r Principe(35) intorno al negozio della casa(36): quando n'haverò risposta, darò del tutto conto a V. S.
Qua io non ho possuto fare osservazioni di Giove per le continue pioggie: quando ne potrò fare, glie le manderò disegnate. Gli giorni passati viddi Venere di questa figura distintamente [vedi figura 974.gif]: l'ho fatta vedere a diversi, e ne restano meravigliati; ma per hora si attende a questo magro Carnevale, dove che spero a questa Quadragesima di havermi da pigliar qualche bel gusto. Séguito però a legger le mie ordinarie famigliari lezzioni d'Euclide e del suo veramente meraviglioso Compasso, la lezzione del quale è gradita sopra modo da questi Signori.
È stato qua da me quel navicella[io] che ha hauti i cantucci, e m'ha fatto fare un policino, con dire che non si sapeva trovare la casa di V. S., e m'ha promesso che li farà havere: però io ne mandarò delli altri, insieme con un poco di maccaroncelli, con la prima occasione.
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