2, nel che non credo che possa essere errore notabile. Con altra più esquisita maniera non ho potuto pigliare il tempo: a V. S. non mancarà modo. Le osservazioni sono le poscritte(69), quanto più diligenti si sono possute fare.
[vedi figura 984.gif]Il Sig.r Federico Capponi studia matematica con suo grandissimo gusto e profitto. L'istesso fa il Sig.r Abbate Griffoni, il Nerli, Guadagni, Abbate Stufa, Minorbetti e Barducci. V. S. mi faccia grazia di darne nova, per particolar mio disegno, alli Sig.ri Niccolò Arrighetti e Benedetto Pandolfini, a' quali mi ricordo servitore obligatissimo, insieme con tutti quelli altri Signori miei padroni; ed a lei bacio le mani, pregandoli dal Cielo ogni bene.
Pisa, il 12 di Marzo 614.
Di V. S. molto Ill.reOblig.mo Ser.re e Dis.lo
D. Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r mio Oss.moSig.r Galileo Galilei, p.o Filosofo e Mat.co di S. A.
Firenze.
985*.
MARINO GHETALDI a GALILEO in Firenze.
Venezia, 15 marzo 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 148. - Autografa.
Molto Ill.re S.r mio Oss.o
Questi giorni passati feci stampar il secondo libro del mio Apollonio redivivo(70), del quale mando a V. S. un essemplare per segno di riverenza che le porto et per memoria della nostra antica amicitia. So che per le sue occupationi delle intente osservationi celesti non haverà tempo da legerlo; non di meno, per la ricreatione che portano agl'huomini le varietà, non potrà esser che non le darà una ochiata, se non per altro, almeno per censurarlo, perchè non nego che non habi bisogno della censura.
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