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      Io scrissi sopra le sue equationi(92) modestamente, et scrissi il vero; egli scrisse sopra il mio giuditio arditamente, et conclude il falso. A lui non intendo dare alcuna risposta, poichè le sue lettere sono piene di dottrina così falsa, che io comprendo non poter o dover imparar da lui altro che fuggire i suoi errori; et all'incontro io lo trovo tanto colmo di pretensione, che quanto meno lo scorgo desideroso di apprendere la verità, tanto più lo giudico indegno che gliela mostri.
      Io son gentil huomo Venetiano, nè spesi mai nome di litterato; portai ben affetto e tenni sempre la protetione de' litterati: nè attendo avantaggiar le mie fortune, acquistarmi lodi o riputatione, dalla fama della intelligenza della filosofia et matematica, ma più tosto dalla integrità et buona administratione de' magistrati et nel governo della Republica, al quale nella mia gioventù mi applicai, seguendo la consuetudine de' miei maggiori, che tutti in quello si sono invecchiati et consumati. Versano i miei studii circa la cognitione di quelle cose, che come christiano devo a Dio, come cittadino alla patria, come nobile alla mia casa, come sotiabile agli amici, et come galanthuomo et vero filosofo a me stesso. Spendo il mio tempo in servire a Dio et alla patria, et essendo libero dalla cura famigliare ne consumo buona parte nella conversatione, servitio e sodisfattione degli amici, e tutto il resto lo dedico alle commodità et gusti miei; et se tal volta mi do alla speculatione delle scienze, non credi già V. S. che io mi prosumi concorrere co' professori di quelle, e tanto meno garrire con loro, ma solo per ricreare il mio animo, indagando liberamente, sciolto da ogni obligatione et affetto, la verità di alcuna propositione che sia di mio gusto: onde non s'aspetti, che, essendo io provocato da Apelle, vogli hora transcurare i negotii o abbandonare i miei commodi et gusti per rispondere alle sue cavillose et false disputationi, o per difendere le mie opinioni dalli suoi paralogismi et maledicenze.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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