Ho voluto obedir un rigorosissimo comandamento di esso Ill.mo Sagredo: ma prima tra noi facciamo un inviolabile patto, che lei secondo il suo senso riceva questo offitio amorevolissimo, non divulgandolo.
Mi finge per le sue lettere il S.r Gio. Francesco, che V. S. sia opressa da una soverchia humidità di tutto il corpo, alla quale si congionge un mal renale di calcolo di sabia: a questi due mali sogliono accompagnarsi alcuni altri diffetti di testa, di stomaco, di fegato et di spienza. Come si sia, io la prego pensar a questi benedetti decotti; et nel rissolversi, pensi bene quello che questi due grand'huomini in molti luoghi penitus prope iusserunt, ne gli Aphorismi, ne' libri De temperamentis, nel libro De victus attenuante, nel 6 De tuenda sanitate. Hora comandano che ne' stati ineguali de' nostri corpi si fugano le medicine: imperochè già statutum est quidquid med.m est, naturam vincere et in homini (?) simil.m simil.m tradicere (sic); nam si vita hominis similitudine earum rerum quibus sustinetur et alitur, contrarietate vero earundem coinquinatur, labefactatur et tandem destruitur, consequi necesse est, in iis inaequalibus statibus ut homines medicamentis laedantur, longo horum usu: et per ciò il gran Galeno, nel principio de' libri De facultatibus alimentorum, apertissimis verbis docet, tutissimam vivendi rationem, nulla addito offensionum periculo, qua ii status inaequales corporum ad naturales temperationes restituantur; il che conferma con esempi de fierissimi mali nel principio del libro De victus attenuante.
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