Sic etiam per neutrum meorum perspicillorum (duo enim habeo, satis alioqui accurata) Venerem corniculatam videre possum, licet nuper ante eius occasum, caelo valde sereno, sedulo eam fuerim intuitus....
1010**.
LORENZO PIGNORIA a GALILEO in Firenze.
Padova, 23 maggio 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 159. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Si farà ogn'opera per venire in luce di quanto V. S. desidera per servitio dell'amico suo, nè si lasciarà d'usare ogni possibile diligenza.
Mi duole che cotesta febre la tratti sì male; ma voglio sperare nella bontà della stagione, che darà luogo et se n'andarà. Di qua noi pure habbiamo havuto a combattere con una pertinacissima e tediosissima invernata.
Mons.r Gualdo partì alcuni giorni sono per Roma, dove farà la state, se non più. Il S.r Sandelli sta bene, et è, al suo solito, gran servidore di V. S., alla quale bacia le mani di tutto cuore, et io con esso.
Di Padova, il dì 23 Maggio 1614.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maSer.re Devotiss.o
Lorenzo Pignoria.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei, a
Fiorenza.
1011*.
MARCO WELSER a GIOVANNI FABER in Roma.
Augusta, 23 maggio 1614.
Arch. dell'ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 419, car. 119. - Autografa.
.... Il giudicio che forma l'Ecc.mo nostro Principe sopra il discorso dell'Albergotti(128), parmi sia quasi universale di tutti gli valenthuomini.
Ho sentito la morte del S.or Salviati con infinito cordoglio. Iddio dia pace all'anima.
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