Ci saranno, oltre alle dipinte e stampate, tutte queste esperienze in sur un tavolino, acciò si vegghino da tutti, di maniera che non potranno neghare quello che vegghono congll'occhi. L'occasione in su che si è fatto, non è stata altra se non che, dovendosi fare uno di questi problemi et essendo stato destinato a me, mi domandò il Padre Ghambergier(153) di che cosa volevo farlo, proponendomi alcune altre cose; hora io gli dissi che haria desiderato di fare di qualche materia simile a questa, e così lui prese questa, che non credo che sii per apportarli pocho gusto, perchè è tutta conforme al suo parere, anzi quello istesso, con l'aggiunta di quelle doi esperienze che non possono se non conferire alla sua sentenza. E mi ha detto il Padre Ghambergier, che se non havessi hauto haver rispetto ad Aristotile, al quale loro, per ordine del Generale, non possono opporsi niente, ma lo devono sempre salvare, haria parlato più chiaro di quello che ha fatto, perchè in questo lui ci sta benissimo; e mi diceva che non è meraviglia che Aristotile sii contro, perchè anchora si è ingannato chiarissimamente in quello che V. S. anchora mi diceva una volta di quei doi pesi che caschano prima o poi.
Ma non voglio esser tanto lungho e consequentemente importuno, riserbando a dire se altro occorrerà quando sarà seguito, chè non mancherà che dire, poichè credo senz'altro che questa cosa habbi a esser occasione di disputarne molto a tutti questi mastri et philosophi. E con pregarla ad accettarla benignamente, qualunque la si sii, farò fine, pregandoli dal Cielo lungha sanità et il colmo di felicità.
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