Di Roma, il dì 20 di Giugno 1614.
Di V. S. Ill.maObligatiss.o Servitore
Gio. Bardi.
Il Padre Ghambergier m'ha detto che io la salutassi da parte sua, e che gli scriverebbe quando saria fatto. Nelli spatii vi andavano fatte le figure con le linee, ma non ci è stato tempo. Però V. S. scusi.
1022*.
MATTEO WELSER a GALILEO in Firenze.
Augusta, 20 giugno 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 172. - Autografa.
Molt'Ill.e et Ecc.mo S.or mio Oss.mo
Il S.or Marco, mio fratello, ha havuto la lettera di V. S.a delli 7 stante, ma, per trovarsi oltra modo aggravato dal suo fiero et ostinato male, non può scrivere; et però m'ha commesso di far la sua scusa con V. S.a et inviarle il Mondo Gioviale(154) che V. S.a disidera di vedere, come faccio, mandandolo all'Ill.mo S.or Gio. Francesco Sagredo insieme con questa, che glielo farà pervenir alle mani. Et senza più a V. S.a mi raccomando, et le prego da N. S. e perfetta sanità et ogni bene.
Di Aug.a, alli 20 di Giugno 1614.
Di V. S.aAff.mo Servitore
Mattheo Velseri.
Fuori, d'altra mano: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Firenze.
1023*.
FRANCESCO STELLUTI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 28 giugno 1614.
L'autografo della presente appartenne al fondo menzionato nella informazione premessa al n.° 37; pervenne poi in proprietà del Principe D. BALDASSARRE BONCOMPAGNI, e fece parte (con la segnatura Busta 609, n.° 40) della sua insigne Biblioteca(155). Prima della dispersione di questa noi avevamo potuto, per gentile concessione del possessore, collazionare il documento sull'autografo, del quale ignoriamo le sorti.
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