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      E di tanto la prego a dar questa sodisfazione a tutte.
      La Virginia questa mattina à preso la medicina, e sta bene e saluta V. S.; et io di continuo dal N. Signore li prego ogni felice contento.
     
      Il dì 2 di Lug.o 1614.
      Di V. S. Ill.reAbb.a di S. Matteo
      S. Lod.ca Vinta.
     
      Fuori: Al molto Ill.re S.orGalileo Galilei, sempre Oss.mo, in
      Firenze.
     
     
     
      1026.
     
      PAOLO GUALDO a GALILEO in Firenze.
      Roma, 5 luglio 1614.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 176. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
     
      Troppo lungo è questo nostro silentio, ond'io medesmo meco mi vergogno. Horsù, il ben far non fu mai tardo, dicono i predicatori: ecco che dalla gran Roma, dove mi ritrovo già alquanti giorni, vengo a render tributo a V. S. de' miei dovuti complimenti et affettuose offerte, pregandola compiacersi di volermi dare con una sua cortese lettera un'ampla relatione del ben esser suo, che compositioni ha per le mani, quando usciranno in luce, e se o da lei o d'altri mathematici è stata fatta nissuna nuova osservatione nelle sfere celesti.
      Di questi paesi, per esser, si può dire, ancora huomo nuovo, non saprei che dirle. Da Padova ho inteso che lo stampifero Bennio(163) ha mo' sotto il torchio un aureo, vago, dotto e bel commento sopra X canti della Gerusalemme del Tasso(164), e, di più, presto farà vedere due centurie di lettere in forbita e tersa lingua italiana, scritte da lui per dar norma a voi altri signori Toscani, e specialmente alli signori Cruscanti, del vero modo del parlare e del scrivere elegante, poichè scorge che dal picciolo libricciolo intitolato Anticrusca(165) le Signorie loro non hanno ancora voluto accorgersi del loro errore, renderle gratie, e con humile e dimesso supercilio petere veniam del troppo loro ardire; e questa volta spera che non gioverà a voi altri signori haver gli Orlandi(166), che impugnino spade, lancie e brochieri per riparare i colpi della sua scutica e del magistral suo baculo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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