E però intenda ch'egli è infinito, e come tale non solo non sarà scemato dal tempo, ma non mi farà giamai stanco in impiegarmi in cose di suo servigio, anzi in guisa sempre in quello col maggior affetto impiegandomi, che se non in altro, almeno nell'amore ed osservanza che terrò sempre verso tutti, sarò riconosciuto da loro per vero Accademico Linceo. Non però resto di prometterli con tutte le forze mie d'impiegarmi nell'imitazione delle loro eroiche virtù, le quali con tanta eminenza si scorgono fiorir tra sì degno ordine, e particolarmente nella persona di V. S.; la quale, non contentandosi di render manifeste le cose occulte qua giù della natura, ha voluto ascendere al cielo, e, come messagiero di quello, ci ha riferite tante e sì nuove cose; nè meno (o maraviglia) restando contenta di riferirle, à fatto(170) sì che da gli altri quelle si riguardassero ed ammirassero, perfezionando quell'istrumenti con l'arte, che la natura per sì gran cose lasciò deboli. Intanto, baciando a V. S. con ogni affetto di cuore le mani, li prego da Nostro Signor Dio quel colmo di contento ch'ella medesima desidera, e che dia a me occasione di servirla.
Da Siracusa, li 7 di Luglio 1614.
Di V. S. molto Ill.eGalileo Galilei.
Serv.re Aff.moD. Vincenzo Mirabella Linceo.
Fuori: Al molto Ill.e Sig.r e P.ron mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei Linceo, compita felicità.
1028**.
ANTONIO SANTINI a GALILEO in Firenze.
Roma, 11 luglio 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 178. - Autografa.
Pax Christi.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.or Col.mo
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