Non dubitava io punto, che se V. E. si fosse ritrovata in meglior stato di sanità, havria, per sua bontà, dato molto prima resposta alle mie lettere; nè meno era necessario addur scusa, poi che pur troppo haveva sentito delle sua indispositione et grave et longa, cosa che, per riguardo della sua persona, mi attristava assai, come ancora per veder interrompere la fatica che si aspetta da ciascuno dalla sua diligente et compita mano intorno a questi moti. Spero pure che, con haver essa aggiustatamente ritrovato i periodi delli Medicei, vorrà arricchir il mondo di qualche nuova hypothese de' secondi mobili, o vero saldare qualche altra, con dar l'ultima mano in questa età a parte così difficile: non dimeno è peso che in conseguenza cade appresso alle sue osservationi, nè può disponer tavole di nuove stelle senza dar al mondo il fondamento di tutta la constitutione. Penso che sia occupatissimo: non dimeno io sono di quelli che non la esento da questa fatica.
Havevo commisso una certa operetta, che a' dì passati si vidde sopra il Catalogo di Francofort, di un certo Simon Mario(171), dove si conosce che esso s'habbia assunto di esser inventore intorno a questi nuovi Pianeti: non ho possuto ancora veder detta opera, ma bene mi meraviglio di tanta presuntione. Si aggiongerà qualche fatica a V. S., se pure merita che gli sia resposto.
Ho ricevuto le constitutioni di tutto questo mese, che si è compiaciuto di participarmi, e mi proverò per farci qualche osservatione, ancor che da qualche tempo in qua la vista mi sia debilitata molto; et ritrovandomi pure l'instrumenti con li quali altre volte ho osservato queste cose celeste, non resterò, per defetto di questi, di non gustar delle sue vigilie.
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