Aff.mo per ser.la sempreFed.co Cesi Linc.o P.
1030*.
OTTAVIO PISANI a GALILEO in Firenze.
[Anversa], 18 luglio 1614.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXV, n.° 86. - Autografa.
Molto Ill.re S.r, mio S.r P.ne Oss.mo, S.r Galileo,
Con questa occasione del mio S.r Priore Bontempi, che sta qua in Anversa, torno a scrivere a V. S., et ringratiarla del favor che ha fatto a me et al mio libro, di anteporlo a S. Aza Serenissima(182). Sappia, mio S.r Galileo, che ha fatta una de le maggior charitā del mondo, perchč io ho faticato dieci anni in questo libro, come si vede nelli disegni de le theoriche, et ho speso ducento scudi. Io spero in Dio che inspirarā a S. A.za Serenissima di farmi qualche charitā, mediante il favore di V. S. et del mio S.r Priore. L'Astronomico Cesareo di Appiano(183) non habet orbium symmetriam, nč č stato homo al mondo che habbi disegnato la proportione de le theoriche in longitudine et in latitudine; sichč supplico a V. S. per amor de Dio a pregar a S. A.za che mi voglia far qualche charitā, perchč io son povero gentilhuomo fore di casa mia, ho faticato assai, ho speso assai, et resto molto impignato, molto impignato, per la stampa de 'l libro. Il S.r Priore č testimonio.
Io ho fatto una nova sorte di mappamondi, mettendo in un cerchio tutto il globo in piano, cosa non fatta da nullo ancora. Io ho fatto uno di quelli occhiali che V. S., quasi nuovo et celeste Americo, have rivolto al cielo; ho fatto, dico, uno telescopio a due occhi(184), come li altri sono ad uno: il corpo č poco, e di figura ovale.
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