Quando piacesse a S. A.za Serennissima farmi charità, io mandaria queste cose, et intitolaria a 'l suo Serenissimo nome. E, mio S.r Galileo, prego per amor de Dio V. S. cerchi la charità per me, et io la riceverrò da S. A.za et da V. S. Facciami gratia respondermi che speranza di charità ci è. Et li sono servitore affetionatissimo.
<....> 18 di Luglio 1614.
Di V. S. molto Ill.reServitore Affss.mo
Ottavio Pisani.
Fuori: Al molto Illustre S.r mio P.neS.r Galileo Galilei, che Dio guarde.
per dare in propria mano.
Fiorenza.
1031*.
GIULIO CESARE LAGALLA a GALILEO in Firenze.
Roma, 25 luglio 1614.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXVIII, n. 68. - Autografa la firma.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.mo
Con grandissimo cordoglio ho inteso la lunga et noiosa indispositione di V. S. molto Ill.re, et non ho prima scritto ch'habbi hauto nova del suo meglioramento. Per non tediar V. S. con la presente, ho voluto solo renfrescar la memoria della servitù ch'io li tengo, et renderli il saluto ch'a suo nome m'ha fatto Mons.r Pasquale(185), pregandola che non voglia pigliar briga di respondermi, perchè assai sodisfatione me sarà intendere della sua salute, del che al spesso son favorito dal Sig. Principe Cesis. Con che per fine a V. S. molto Ill.re bacio le mani.(186)
Di Roma, li 25 di Luglio 1614.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo
Giulio Cesare Lagalla.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Firenze.
1032*.
FABIO COLONNA a GALILEO in Firenze.
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