Havemo tenuto il S.r Porta nostro malissimo et disperato per causa di dolori nella fine dell'orinare, che io penso sia debilezza et ostruttione de viscosità vitreate, che ne suol fare, et di pietra o simile materia, perchè è nella fine, et al principio lui dice haver quasi incontinentia de urina, di modo che non è ulcere nè carnosità. Hora sta respettive bene, perchè, havendo affatto perduto l'appetito, mangia benissimo, et non orina così spessissimo, che se le iteravano tanto più i dolori. La vecchiaia è il mal peggiore, et la propia opinione di non volersi medicare come doveria. L'altro giorno andai da lui, me dichiarasse la sua parabola per far un specchio che avanzasse li cavi de circolo perfetto: et come che stava esinanito dell'infirmità, non potei darle troppo fastidio; con tutto ciò me insegnò quel che poteva ricordarsi: il che me par una intersecatione de circoli maggiori che fanno un cono nella testa, per il che differente sarà pigliarne la portione della testa dove è il cono, che quella laterale. Et però prego V. S., se havesse alcun bel pensiero sopra di ciò, me offero a farne prova materiale et fonder di propia mano, già che ho fatto esperienza de altre et so che non mancherà per mia diligenza, se V. S. me farà gratia di una delineatione perfetta, ma piccola, per farne prova in picolo, acciò si veda respettive se dilunga li raggi del sole et cono luminoso da lontano più del concavo de circolo, o pur unisce più raggi nell'istesso punto, come dice. Io vorrei la distanza dell'effetto maggiore della quarta parte del circolo.
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Porta
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