Ser.re Aff.moLorenzo Pignoria.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei, a
Fiorenza.
1034**.
FRANCESCO STELLUTI a GALILEO in Firenze.
Roma, 2 agosto 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 184. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r P.ron mio Oss.mo
Il Sig.r Bardi fece finalmente risolutione di stampare il problema già recitato da lui nel Collegio del Giesù(189), come nell'altra mia(190) significai a V. S., et l'ha dedicato al Sig.r Principe, al quale son due giorni che l'ha portato; ma havendolo letto, non ha havuto molta sodisfatione dell'epistola dedicatoria, sì per non haver notificato in quella che sia stato recitato publicamente nel Collegio sopradetto, sì anco perchè non fa quella menzione di V. S. che si richiede al suo valore, passandosela con detti molto languidi, come V. S. in essa epistola vedrà. Inoltre nelle conclusioni stampate ultimamente da questi Padri Giesuiti, da tenersi da detti Padri publicamente nel salone del lor Collegio, dicono che le macchie del sole non son altro che le parti più spesse di molti epicicli insieme fraposte et congionte, havendo novamente colasù nel cielo o campo del sole moltitudine d'epicicli seminati: opinione affatto ridicola, et da non potere in nessuna maniera salvarsi. Altri s'aiutano col dar varie condensationi e rarefattioni in questi epicicli intorno al sole, limitate però in maniera che si faccino senza alcuna alteratione del cielo o pregiuditio della celeste incorruttibilità. Insomma si vede che l'esperienza delle macchie scotta molto alli Peripatetici, nè hanno refugio.
| |
Aff Pignoria Ill Ecc Oss Galileo Galilei Firenze Ill Ecc Oss Sig Bardi Collegio Giesù Sig Principe Collegio Padri Giesuiti Padri Collegio Peripatetici
|