Di Firenze, li 16 Agosto 1614.
Di V. S. molto Ill.re et molto R.daSer.re Affet.mo
Galileo Galilei.
Fuori: Al molt'Ill.re et molto Rev.do Sig.r et P.ron Colen.moMonsig.r Paolo Gualdo.
In casa del Vesc. di Padova.
Roma.
1039.
FEDERICO CESI a GALILEO in Firenze.
Roma, 16 agosto 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 190. - Autografa.
Molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
Scrissi a V. S. l'ordinario passato, che subito riceuta la sua lettera convocai il colloquio de' S.ri compagni presenti, e feci fare la proposta del S.r Pandolfini per l'ascrizione(200); poi subito per lettere la feci trasmettere alli assenti, sollecitando le risposte, di modo che presto doverà seguirne la conclusione, come avisarò subito a V. S., acciò le dia compimento costì con l'istesso soggetto. Quest'è il modo che s'usa; e mi par necessario, consistendo la forza e vigor della nostra impresa ne l'union e stretto vincolo de gli animi, che si conserva con l'amore, che, dandosi un fratello a tutti, tutti siano prima informati e richiesti a concorrer favorevolmente, acciò v'habbiano parte, ne siano contenti e vedano che il negotio camina ordinatameute. Intanto che vengono le risposte, per avanzar il tempo, ho già fatto por mano al'intaglio del simbolo;
Il ritratto del S.r Salviati mi sarà caro sopra modo, sicome sopra modo mi dole non haver veduto lui stesso, e che sì presto l'habbiamo perso.
Quanto al Problema(201), io non posso sodisfarmi; chè mentre si tratta de gl'huomini veramente grandi, vorrei se ne trattasse come conviene.
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