Per l'admissione del S.r Pandolfini, già i voti de' S.ri compagni di Napoli son gionti favoritissimi, onde pochi restano d'assenti ad aspettarsi, et al primo colloquio sarà conclusa.
Bacio a V. S. le mani, e le prego dal Signor Dio ogni contento, restando sempre desiderosissimo de' suoi commandamenti.
Di Roma, li 23 d'Agosto 1614.
Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.teAff.mo per ser.la sempre
Fed.co Cesi Linc.o P.
Fuori, d'altra mano: Al molto Ill.re et molto Ecc.te S.or mio Oss.moIl Sig.or Galileo Galilei L.o
Fiorenza.
1042*.
FEDERICO CESI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 13 settembre 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 173. - Autografa.
Molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
L'ordinario passato non hebbi lettere di V. S., ma con questo ho riceuta la sua gratissima e compita: la lettera al S.r Mirabella l'ho fatta subito inviare, et anco la sua al S.r Porta.
Vorrei intender che lei stesse benissimo per rallegrarmi da dovero. Ho sentito anch'io grandissimo travaglio della indisposizione di S. A. Ser.ma, come mio signore particolarissimo, per essergli vero servitore e nato tale. Sia lodato Iddio che è in sicuro: starò hora con desiderio d'intender sia affatto guarito.
I voti per l'ascrizione del S.r Pandolfini sono gionti tutti favoritissimi. Sollecito il simbolo per mandarlo quanto prima. Intanto, ricordandomi desiderosissimo de' commandamenti di V. S., resto baciandole le mani di tutto core. N. S. Dio le conceda ogni contento.
Di Roma, li 13 di 7mbre 1614.
Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.te
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