Pagina (119/687)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vi prego di gratia a mandarmi ancora un vetro da occhiale, di quelli che ingrossano, avendone disgratiatamente perso uno andando a spasso fuor de la città; e rimanendomi il piccolo solo, non so che ne fare. Vi avviso come di quelli che mi mandasti ne ò dati quattro via, et n'ò cavato qualche fiorinuccio, fuora d'ogni mia credenza; et vi dico che di Venetia viene tanti di questi strumenti fuora, et tanto buoni, che è cosa di stupore, et già son ridotti a vilissimo prezzo: et se quelli che m'avete mandato io l'avessi hauti circa un anno e mezzo fa, averei fatto bene il fatto mio. Pure ve ne resto con l'istesso obligo, e da qui inanzi non se ne farà più stima, se però non fossi di tale eccellenza non ancor veduta in queste parti; et non resto totalmente fuor di speranza che ancora n'abbiate a far de' migliori di quelli che avete fatto.
      Ho, queste mattine adreto, osservato Venere, quale di presente è tonda. Saturno ò desiderato osservarlo, ma non lo cognosco, et per consequenza inpossibile a trovarlo a me: di gratia, datemene qualche avviso. Altro non ò per hora che dirvi. Circa la sanità sto assai bene, per gratia di Dio, con tutti di casa, quali di cuore vi ci raccomandiamo, et preghiamo a salutar da parte di tutti nostra madre e sorella et tutte le monachine: et di gratia, non mancate scrivermi spesso. Dio, Nostro Signore, vi feliciti.
     
      Di Monaco, li 22 d'ottobre 1614.
     
      Vostro Aff.mo Fratello
      Michelag.lo Galilei.
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.moSig.r Galileo Galilei, Matematico del Ser.mo G. Duca di Toscana.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





Venetia Venere Dio Nostro Signore Monaco Aff Fratello Galilei Ill Ecc Galileo Galilei Matematico Ser Duca Toscana