Valetudinem tuam interim cura, ut mathematicarum studiosi te tuisque observationibus et inventis diutius frui valeant.
Romae, die 6 Decembris 1614.
Tuae Dominationis Devotissimus
Ioannes Tarde,
Canonicus theologus Ecclesiae cathedralis Sarlati,
in provincia Burdigalensi.
Dirigantur et suscribantur, si placet, litterae Dominationis Tuae: Al S.or Mathurino Le Paintre, sollicitatore, in Roma, alla calata di Monte Citorio, appresso il barbiero.
Fuori: Al molto Illustre Signor
Il Signor Galileo Galilei, nobil Fiorentino,
Filosofo e Matematico Primario del Serenissimo Duca di Toscana, inFirenza.
1061.
PAOLO GUALDO a GALILEO in Firenze.
Roma, 13 dicembre 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 225. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Ho recevuto la gentilissima lettera di V. S. Mi rincresce nel cuore le sue indispositioni: piaccia a Dio benedetto di riconvalidarla, acciò possa con le dottissime et honoratissime sue opere render celebre, come ha fatto sinhora, questa nostra età.
Io ho recuperato il libro(235) dalle mani del corriere: sto aspettando di giorno in giorno alcuni marinari Francesi, per li quali l'invierò al S.r Nicolò Fabricii insieme con alcuni altri libri. Non mancherò anco di fare i complimenti di V. S. con 'l Padre Gambergerio, et intenderò a che termine stia l'opra di Apelle fuori della tavola(236).
Son spesso con 'l S.r Ciampoli gratiosissimo, con mio grandissimo gusto: spero anco poterlo godere più frequentemente, havendomi dato intentione di pigliar stanza in queste nostre contrade.
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