Filza 48, Lett. G, car. 933. - Autografa la firma.
Molto Ill.re Sig.re et P.ron Oss.mo
Ho preso dalla gratissima lettera di V. S. quel contento maggiore che si può ricevere ne i casi tanto pericolosi e di speranza così dubbiosa; la quale pure si fortifica in me per la confidenza nella divina grazia, nella gioventù dell'infermo e nella diligente cura di loro che gl'assistono. E voglio credere, poi che da quattro giorni in qua non si sente qui altro di nuovo, che il Signore suo nipote sia a quest'ora in stato di sicurezza.
Resto poi sommamente obbligato a V. S. per la replicata e cortese offerta della sua villa(249), la quale ricevo e godo per ora con l'animo e col pensiero, con speranza di goderla anco in breve con la presenza corporale e con mio notabile benefizio; e se diversi impedimenti non mi tenessero occupato, già ne haverei preso 'l possesso.
La ringratio de i particolari scrittimi, attenenti al Padre D. Benedetto et a cotesto Studio. Feci i suoi baciamani a questi Signori, li quali le rimandano multiplicati, et in particolare il Sig.r Giraldi(250), qui presente a favorirmi con la solita sua cortesia; e tutti aspettiamo con desiderio il suo ritorno, sì per goderla, come per tirarsi in consequenza il fine e mancamento della causa molesta che lo trattien costì. Con che bacio con ogni affetto a V. S. le mani et al Sig.re Manfredi Macinghi, e dal Signore Dio le prego felicità.
Di Firenze, li 20 di Xmbre 1614.
Di V. S. molto Ill.reAffet.mo Ser.re
Galileo Galilei.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.r et P.rn Oss.mo
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