Procuro il libro, con sete di vederlo e servirne V. S. Bacio le mani alli S.ri Ridolfi e Pandolfini con tutto l'animo. Mi faccia haver nuova di sč e mi commandi.
Aff.mo per ser.la sempreF. Cesi Linc.o P.
1065**.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
[Pisa,] 31 dicembre 1614.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 227. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Col.mo
Non mando osservationi a V. S., perchč le signore nugole non vogliono, e qua le mattine de quei pochi giorni sereni passati son state tenebrose per certi nebbioni che m'hanno impedito l'osservare. Pure a' 26 del presente, la mattina, a h. 13.45', viddi Giove in simile stato. Le misure sono semidiametri dal centro di [vedi figura giove.gif].
[vedi figura 1065.gif]
Questa sera mi dą speranza per di mattina.
Quanto a quelli ladroni e vota borse etc. delli matematici, non so che dirgli. Per quanto ho inteso, il P. Lorino(252), che si ritrova qua, l'ha sentita male che quel buon Padre(253) si sia lasciato trascorrere tanto. Ma sia come si voglia, supplico V. S. a far intendere con la prima occasione a S. A. S.ma che il numero de tali ladroni mi va tuttavia moltiplicando in modo, che non mi potrņ partire punto questo carnevale, ma sarą necessario che io resti qua, massime che vengono da me, oltre a' soliti scolari, molti Cavaglieri di S. Stefano; e spero di ravvivare questo studio delle matematiche, gią quasi morto: e forsi questi signori avversarii, che io havevo qua vicini, quasi restano riverenti, se non capaci delle nostre ragioni.
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